IL CONCERTO DI PRIMA
PORTA -ROMA
PRIMA PORTA -ROMA
KONSERI (Turkçe yazi sayfanin alt
kismindadir)
Il 3
luglio 2004 , sabato sera,abbiamo avuto un concerto ricchissimo, vissuto
serenamente tra gli amici che non vedevamo da tanto tra il sapore di un caffè
preso insieme e il profumo dei gelsomini che circondavano il cortile della
Parrocchia di S.Alfonso Di Liguori in Prima Porta , una tranquilla
località abitata da molte persone che preferiscono gli alberi
freschi,le colline e le abitazioni moderne ben curate,abbandonando lo
smog delle grandi città.La popolazione è tranquilla,cordiale
e offrono volentieri il loro aiuto a chi viene da fuori.Mi dicono
che hanno tutto in quella zona:Bei negozi e supermercati,il treno collegato
con la metropolitana e i bus moderni,belli che funzionano con servizi
frequenti,grandi aeree per i giochi e i parchi per i
bambini.
In Turchia si dice "Una tazzina di caffè ha un
ricordo di 40 anni" .Vuol dire :" Talvolta ,una tazzina di caffè apre le
strade e ti porta ad una lunga e buona amicizia che non dimentichi per 40
anni.E i due amici ,anche se non si incontrano poi per 40 anni si tengono nel
cuore il bel ricordo di quel caffè preso insieme".E' proprio
così. Infatti, ritrovo le gentilezze delle fedeli
amiche di Roma che come sempre non mi hanno lasciato là sola
a perdemi per le strade e mi hanno aspettato anche con pazienza.Mi ha fatto
piacere che il tempo e i mutamenti non sciupano le
nostre amicizie,anche se non ci vediamo spesso.Devono essere così l' amicizia
vera,matura e di vero cuore.Deve resistere agli anni e agli eventi .Ho
incontrato anche le amiche che erano arrivate fin là da Genova e da Milano con
il treno come me.Debbo ammettere che la strada è lunga ,ma la volontà nel
cuore continua a persistere e supera tutte le difficoltà che incontriamo
.Tutto questo è solo per vedere Amedeo,per vivere di nuovo le emozioni del
"nostro comune passato "come viene ripetuto anche da Amedeo stesso durante i
concerti.
E il
nostro comune passato si è animato di nuovo nei nostri cuori accesi ,quando
eravamo ormai davanti al palco e quando ci è giunta la notizia dell'arrivo di
Amedeo:Un'ondata di emozioni si è sbattuta ai nostri cuori . Il cortile
,ad un tratto è scoppiato di applausi e di grida di gioia .In quel momento ho
capito quanto tu sei mancato ,Amedeo ,a tutta questa gente.Chissà se puoi
leggere in quel momento le nostre emozioni dai nostri occhi,dai nostri visi
bruciati dal sole di Roma in una giornata così calda e afosa.Erano lontane le
belle fontane di Roma per bagnarci un pò come Serenella seduta nel caffè,ma
noi che siamo di tutte le età e siamo spiritualmente un
pò ragazze e ragazzi in ogni età ,avevamo gli occhi
spalancati sul tuo pianoforte,sul tuo microfono,su ogni espressione del tuo
viso che dona la bellezza interpretativa ,il senso profondo e
il tuo cuore ad ogni canzone.
Scende il
mare sul telo bianco disteso davanti al palco per rinfrescare i nostri sguardi
nostalgici del mare e Amedeo ,avvolto dalle onde del mare tra i voli dei
gabbiani bianchi proiettati sul telo gigantesco ,comincia a cantare la sua
prima canzone:Un'idea.E' accompagnato come sempre dai suoi musicisti e
violinisti brave ed eleganti in abiti scuri.
Quante canzoni
c' erano quella sera nel suo repertorio? Cantare è d'amore,Notte
bella magnifica che accende le stelle sullo sfondo blu del
palco.Poi Piccola spina che danza insieme all'energia che espande dalla voce e
dai movimenti di Amedeo.E' un'armonia meravigliosa,un dinamismo straordinario
che ci fa scatenare.
Poi Così
sei tu ,mentre Anita fa la sua comparsa con il suo dolce viso ,con i
suoi occhi drammatici che sfiorano la testa bionda di
Giuseppe.
Le canzoni
dell'ultimo album:Dedicata ,Le tue favole,Bella stella che volevamo
sentire da tanto ,L'altra faccia della luna accompagnata sempre dalle
proiezioni che racchiudono il mondo visto dall'artista tra varie forme
astratte ,fuggevoli in una velocità di mutamenti
che mi sembrano quasi come un mondo senza più forme,come
una fuga dalla realtà .Ci si vola insieme alle forme o
non forme ,scivolando, ,pensando di aver trovato ed afferrato
finalmente la forma ,ma perdendo subito anche quella che viene
inghiottita dal tempo e dallo spazio per sciogliersi,per essere
nulla .Ciò che rimane nello sguardo dell'artista che rapidamente si accende e
e si spegne sullo schermo è l'attimo come ricordo.
E
Amedeo esprime la sua preferenza di parlare del passato nelle
canzoni.Lo preferisce al presente e alle prospettive.E' vero ,perchè in
fondo il passato è l'unica certezza che si ha nella vita.E torna con i ricordi
del cuore,con St.Michel e poi Emanuela e io,Quando l'estate
verrà.
Poi Un
uomo venuto da lontano ,Decenni,E' questo il vivere ,Sarà una
canzone,Cuore di pace,Immenso,1950,La vita mia. Vattene amore che ci dona il
piacere di poter cantare insieme a lui e naturalmente ci dirige
lui .Concludiamo con La speranza.
In ogni
concerto quando si arriva a cantare "La vita mia "stranamente sento uno
spasimo nel mio cuore e un nodo alla gola;perchè "La vita mia
" è una delle canzoni più belle che mi tocca il cuore con i suoi infiniti
ricordi legati ai bei momenti di tanti concerti e ogni volta mi segnala
che siamo vicini al finale del concerto.Mi segnala la fine di una serata
,di un attimo bello vissuto tra gli altri attimi che si perdono
velocemente nel nulla come le forme nello spazio .Lo stesso
spasimo che sento quando deve partire un aereo che mi porta lontano da
casa mia , quando lascio il mare ad Istanbul .Sono i sentimenti
che passeggiano nei cuori delle persone che viaggiano tra gli spazi
e i mondi diversi ,lasciando un giorno uno con tristezza e ritrovando l'altro
con gioia.Poi lasciare con tristezza quello che è stato trovato con gioia e
ritrovare con gioia quello che si lasciò con tristezza.E' come il cielo
dell'inverno che se ne va con le nuvole per ritornare con il pieno sole
estivo. La tristezza e la gioia si alternano e ognuna delle due vorrebbe
avere il suo posto nelle nostre vite.E me lo ricorda dentro di me
una poesia che lessi una volta in qualche parte e che
diceva:
Un ironico sorriso
aleggia nei tuoi occhi
quando vengo da te per
salutarti.
Tu pensi che tornerò
tra poco,come ho fatto
tante
volte.
In verità anch'io ho lo
stesso dubbio.
Perchè torna di anno in
anno la primavera,e
la luna piena ci dice
addio,e poi di nuovo viene
a visitarci,e i fiori
tornano a germogliare
sugli alberi,così è
probabile che io m'allontani
solo per tornare poi da
te.
Conserva però
l'illusione per un pò di tempo,
non affrettarti a
cacciarla via.
Quando ti dico che ti
lascio per sempre,accetta
come vere le mie parole
e versa qualche lacrima,
che renderà più
profondo il cerchio scuro dei tuoi occhi.
Poi sorridi pure finchè
vuoi,ironicamente,quando
torno da
te.
D'altronde Amedeo è come il mare .Lascia il suo blu negli occhi ,la sua voce
negli orecchi e il suo ricordo nel cuore.E Amedeo, come il mare ,non si
cancella mai dalla mente e dal cuore dei suoi ascoltatori .Amedeo è l'attimo
di un'onda che si mescola eternamente in un'altra onda . Molti di
noi ,insieme a lui ,come gli attimi eterni delle maree ci ritiriamo
per un pò e a volte anche tristemente e mentre il
cuore ripete dentro di sè "Quando ci rivedremo?Chissà quando?Quando
tornerò ?Chi mai lo può sapere ?". E poi ritorniamo con gioia da
lui e lui da noi tra i versi di St..Michel.Come le maree di "Un'idea"
....
"Noi
siamo come le maree,che si muovono e ritornano le maree.La stessa forza in una
idea.Ci sospinge poi come un'energia ci accompagnerà sempre.Il destino è un
grande mare dove navigare e sempre scegliere vivere liberi ,ma soli
no....."
MUGE